04-11-2012, 05:21 AM
Salve a tutti, sono nuovo da queste parti.
Probabilmente molti di voi troveranno questo thread inutile, mi dispiace.
Non sapendo dove scrivere, lo farò qui, magari può essere d'aiuto.
Beh inizio! Ieri credo di aver avuto una paura pazzesca, sono convinto di averla anche ora e probabilmente dovrò pensare ad una convivenza forzata per i prossimi anni. Magari qualcuno di voi mi capirà, capita rare volte nella vita di sentirsi completi o perlomeno di sentire di appartenere a qualcuno e viceversa, non ci credo alle cazzate sul si nasce liberi e si muore soli, si nasce e si muore e si vive ed è come si vive a fare la differenza. Avete presente quando tenete ad una persona così tanto da non poterne fare a meno, così tanto da soffrire se lei soffre, da gioire se lei gioisce, vagabondando senza meta per kilometri solo con la speranza di poterne incrociare lo sguardo per pochi secondi, solo con la speranza di poter risentire quelle labbra sulle tue almeno un'ultima volta nella vita, dimenticando necessità, cibo, soldi, esigenze, salute, se stessi! Tutto ad un tratto ti viene detto che hai amato solo un'idea, che dietro all'idea non c'era lei ad aspettarti, a cercarti, tutto ad un tratto ti dicono che sei stato troppo lento, che sei stato troppo lontano, che non l'hai seguita abbastanza, che lei si è stufata e nella noia o nella paura ha cambiato, ha svoltato, ha preso il volo. Ti dicono che hai sognato spazzatura, che hai amato aria fritta, che hai tradito, che hai insultato, che hai cancellato. È stato come se mi avessero lasciato cadere una bomba atomica sull'anima annullandola. La prima reazione diventa il rifiuto, seguito da ansia e panico, da rabbia e stupore, la ragione diventa un lontano ricordo i sogni incubi che mordono e scalciano e tagliano con coltelli affilati, recidendo i tendini, immobilizzandoti! Poi ti svegli il giorno dopo e ti accorgi di non aver inventato nulla, che la tua anima sta in pezzi sotto il letto, tra la polvere e l'ansia, che ancora sogni i suoi occhi, che la vedi ancora sorridere, che ricordi ancora odori e suoni e un volto, storie, emozioni, tutto! Una profonda paura che ti divora dall'interno, com'è possibile che la cosa più bella della mia esistenza abbia deciso che ora non esisto più?
Probabilmente molti di voi troveranno questo thread inutile, mi dispiace.
Non sapendo dove scrivere, lo farò qui, magari può essere d'aiuto.
Beh inizio! Ieri credo di aver avuto una paura pazzesca, sono convinto di averla anche ora e probabilmente dovrò pensare ad una convivenza forzata per i prossimi anni. Magari qualcuno di voi mi capirà, capita rare volte nella vita di sentirsi completi o perlomeno di sentire di appartenere a qualcuno e viceversa, non ci credo alle cazzate sul si nasce liberi e si muore soli, si nasce e si muore e si vive ed è come si vive a fare la differenza. Avete presente quando tenete ad una persona così tanto da non poterne fare a meno, così tanto da soffrire se lei soffre, da gioire se lei gioisce, vagabondando senza meta per kilometri solo con la speranza di poterne incrociare lo sguardo per pochi secondi, solo con la speranza di poter risentire quelle labbra sulle tue almeno un'ultima volta nella vita, dimenticando necessità, cibo, soldi, esigenze, salute, se stessi! Tutto ad un tratto ti viene detto che hai amato solo un'idea, che dietro all'idea non c'era lei ad aspettarti, a cercarti, tutto ad un tratto ti dicono che sei stato troppo lento, che sei stato troppo lontano, che non l'hai seguita abbastanza, che lei si è stufata e nella noia o nella paura ha cambiato, ha svoltato, ha preso il volo. Ti dicono che hai sognato spazzatura, che hai amato aria fritta, che hai tradito, che hai insultato, che hai cancellato. È stato come se mi avessero lasciato cadere una bomba atomica sull'anima annullandola. La prima reazione diventa il rifiuto, seguito da ansia e panico, da rabbia e stupore, la ragione diventa un lontano ricordo i sogni incubi che mordono e scalciano e tagliano con coltelli affilati, recidendo i tendini, immobilizzandoti! Poi ti svegli il giorno dopo e ti accorgi di non aver inventato nulla, che la tua anima sta in pezzi sotto il letto, tra la polvere e l'ansia, che ancora sogni i suoi occhi, che la vedi ancora sorridere, che ricordi ancora odori e suoni e un volto, storie, emozioni, tutto! Una profonda paura che ti divora dall'interno, com'è possibile che la cosa più bella della mia esistenza abbia deciso che ora non esisto più?