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Allora, un'altra cosa triste mi è successa a scuola. Ero in un brutto periodo e facevo cose di cui non vado fiero. Una ragazza in classe con me si è avvicinata e mi ha chiesto perché facevo tutto questo. Le risposi che il mondo fa schifo e non tenevo più alla mia vita. Ti ripetono fin da piccolo che la vita è un dono, ma nei periodi buii non vedi le cose "belle" (metto le virgolette perché non mi piace mettere la parola bello, mi sa da elementari). Ritornando al discorso, quella ragazza cominciò a scrivermi tutti i giorni e tutte le sere per chiedermi se stavo facendo cazzate e io continuavo a scansarla finché un giorno mi disse che le piacevo. Tutti sono lusingati di piacere a una persona (soprattutto a una bella ragazza).Pure io lo fui. Cominciammo a uscire qualche sera, a scriverci quasi sempre e mi innamorai. Perdutamente. Andai a casa sua e le feci la fatidica domanda: "Vuoi essere la mia ragazza?". Un minuto di silenzio, scaga impressionante, e poi... BOOM. Sì. Gioia, solamente gioia riesco a dire. Siamo stati insieme 10 mesi. Finché un grigio giorno di settembre non feci la cazzata più grande della mia vita. Fumai, non specifico cosa. So solo che la trovai per strada (casualmente, Dio maledetto) e lei capì all'istante cosa avevo fatto, dato che ero in buona compagnia e con 'na faccia...
Ci lasciammo. Ogni giorno rimpiango di non aver rifiutato di chiudere quella cartina, di fumare. Ho perso la persona a cui tenevo di più.
Ma la vita va avanti.
Come diceva il maestro di "Kung Fu Panda":
'Ieri è storia, domani è mistero, ma oggi è un dono ed è per questo che si chiama presente.'
Grazie per aver letto, ora conoscete un'altra parte di me